Si è spenta nella notte Liliana Succi, cittadina protagonista dell’attivismo civico di Crescenzago, già impegnata nella locale sezione di Legambiente, tra le primissime volontarie della Fondazione Casa della carità sin dall’apertura alla fine del 2004, socia dell’Associazione Amici Casa della carità e tra le famiglie fondatrici di SON Speranza oltre noi.
Il ricordo di Maria Grazia Guida.

Ciao Liliana,
vorrei pubblicamente esprimerti la mia gratitudine per l’aver accompagnato, in questi ultimi vent’anni, il cammino di solidarietà e di condivisione generato dall’esperienza della Casa della carità, dell’associazione Amici e di SON.
Ricordo il giorno dell’arrivo in emergenza del primo gruppo di famiglie Rom accolte dopo uno sgombero. Era il luglio 2005, allora dirigevo la Fondazione e, di fronte a quelle persone stipate nell’auditorium tra cui molte donne e bambini, tu mi dicesti: «Non è che posso aprire le docce? Me ne occupo io con i volontari di Legambiente». C’era in quella tua spontanea offerta di impegno un grande e profondo senso di umanità, dimostrato anche dalla tua ricerca di prodotti e bagnoschiuma adatti per i bambini e per le donne, a testimonianza di un’iniziativa che non era solo assistenzialismo, ma anche una sorta di educazione sanitaria e di attenzione autentica per il prossimo.
Da lì ha preso vigore il servizio docce e guardaroba dove tu eri quotidianamente impegnata con Angiolina, Giorgio, Aldo, Franco e che era diventato ristoro accogliente e carico di umanità per tante persone segnate da povertà e disagio.
Per la Casa della carità sei stata anche messaggera di positività nel quartiere. A chi, specie nei primi tempi, non vedeva bene la nostra presenza raccontavi della cura e dell’attenzione con cui ci impegnavamo a farci carico di tutte quelle fragilità.
Quando è nata l’Associazione Amici hai voluto diventarne socia e per diversi anni ne sei stata una protagonista attiva e propositiva.
Poi la grande avventura di SON con la quale hai voluto creare un approdo sicuro e accogliente per il tuo Marco. Ci hai dato un grande esempio di responsabilità nei confronti di tuo figlio nonostante la malattia che negli ultimi tempi ti aveva colto e che hai vissuto con grande dignità.
Ciao Liliana, ti siamo tutti debitori per aver costruito questa rete che, da Crescenzago a Legambiente, dalla Casa della carità a SON, ci tiene uniti in un intreccio di legami di solidarietà, prossimità e amicizia. Stai tranquilla, penseremo noi al tuo Marco.
Maria Grazia Guida

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